TERAMO – II componenti del Consiglio direttivo dell’ACI, composto da Pasquale Colleluori, Claudio Broccolini, Cleto Pallini, Vincenzo Cipolletti e Francesco Di Timoteo, guidati dal presidente Carmine Cellinese hanno brindato ieri ai 40 anni di presenza in Aci Teramo dell’attuale direttore Gabriele Irelli (il sesto dalla nascita dell’Aci a Teramo). “E’ un tributo, quello che abbiamo reso al nostro direttore, che ci inorgoglisce visto che grazie alla sua guida tenace, ferma e lungimirante, l’Aci di Termo si è guadagnata un posto di primo piano sia a livello regionale che nazionale. Non a caso la sua direzione, partita il 15 ottobre del 2005 – dice Cellinese – ha compiuto 14 anni senza mai una sbavatura, ma solo all’insegna del rispetto istituzionale e della dedizione che il direttore ha profuso verso l’Automobile Club di Teramo”. In questi 40 anni di lavoro all’interno dell’ACI, Irelli ha avuto modo di lavorare con tre presidenti: il compianto presidente Tullio Sorgi, poi Vincenzo Di Gialluca e infine l’attuale presidente Cellinese, cogliendo da ciascuno gli aspetti maggiormente qualificanti del loro lavoro. “Un lavoratore instancabile e una risorsa preziosa per tutto il mondo Aci – lo definisce Cellinese che vuole rendere omaggio in queste righe a un uomo che ha reso grande il club nonostante la nobile modestia di un profilo mantenuto sempre basso e discreto. Un aspetto che ha mutuato da Sorgi che sempre diceva: “Meno appari, più resisti”. Ebbene Irelli ha resistito e tenuto duro a lungo grazie alle sue doti visto che sotto la sua direzione l’Aci ha compiuto progressi importanti. Con Gabriele Irelli il club di Teramo ha infatti acquistato il 50% della sede sociale che condivideva in proprietà con Aci Italia diventando titolare dell’intero immobile. Successivamente è stato acquisito anche il lastrico solare, di modo che lo stabile di corso Cerulli sia oggi in pieno possesso dell’ACI oltre a una nuova sede acquistata ancora a Notaresco da pochi mesi. Inoltre delle sette stazioni di servizio oggi di proprietà dell’Aci (e affidate in gestione), due sono state costruite sotto la sua guida.
A Irelli, che per brevi periodi ha ricoperto anche l’incarico di direttore delle sedi Aci di Pescara e l’Aquila, va riconosciuto anche il merito di una crescita esponenziale dei soci. Infatti dal 2005, anno in cui ha assunto la direzione del club, i soci sono cresciuti da 8138 a 8890 di oggi. Una penetrazione associativa (ovvero il rapporto tra parco mezzi circolante e soci) che è la più alta in Abruzzo tra le 4 province e che colloca l’Aci di Teramo al 15esimo posto a livello nazionale.
Irelli infine, sollecitato a commentare su quali siano le sue ambizioni da qui ai prossimi anni, strizza un occhio verso il traguardo della pensione e l’altro su progetti più ambiziosi. E son il consueto riserbo si limita a dichiarare: “Mi piace gestire al meglio le cose ed è quello che faro ogni giorno fino all’ultimo. E lo farò con lo stesso entusiasmo dei primi 14 anni”.