TERAMO – C’è una novità, forse da intendersi tale per i comuni mortali e noi siamo tra quelli.
Stefano Cavallari e Carmine Tancredi, vale a dire i due professionisti che oggi hanno tra le mani la gestione del calcio biancorosso, dinanzi alla bontà di una proposta d’acquisto terza delle quote societarie, la valuterebbero e, se valida, la girerebbero alla Procura che potrebbe dare il pass alla cessione.
Mantenendo la Lega Pro, sarebbe opportuno che la città ne sia cosciente e che si svegli dal torpore in cui era caduta per i precedenti errori, macroscopici ed oggi individuati quasi da tutti. Quasi perché esistono alcune sacche di resistenza: un esempio? C’è chi continua a navigare sguazzando nelle voci da bar, anzi alimentandole pure a proprio piacimento nonostante l’attuale proprietà sia oggi molto debole e penalizzata proprio nella comunicazione. Questa società ha tenuto a galla una squadra che, controprove a parte, sarebbe retrocessa sul campo, onorando ogni impegno vecchio e nuovo così come concordato e loro sottoposto, avendo ricreato soprattutto entusiasmo, individuabile proprio nella figura di Massimo Chierchia, un presidente che, seppur “destituito”, i teramani hanno apprezzato in pochissimo tempo.
E’ comprensibile che ci sarà sempre una parte che avrà da ridire, quella che, alla Nerone maniera, aveva mostrato il pollice verso dal primo giorno, la stessa che creò un “mostro” da copertina che oggi è regolarmente presidente di un club professionistico di Lega Pro.
Teramo è questa, ma forse è il mondo che deve camminare così.