Chiedo scusa a Sandro Mariani. Pensavo fosse impegnato solo nell’impossibile tentativo di far eleggere Sindaco Mario Nugnes a Roseto. E soprattutto a battere il male assoluto, stracciare, umiliare, sputacchiare Tomasso cutarolo. E invece no. Com’è, come non è. Da non credere. Perché non si sa. Se è stata l’aria frizzantina del mattino. Se è stata la bella giornata di sole. Se un amico gli ha passato nà canna. Com’è, come non è, io non lo so. Beffardo, ironico, pungente, grintoso. A un anno dall’avvio della pandemia caccòse j’ sarfatt’ in curp. Fin dalla mattina si è scagliato contro “lù gross e cazzon’ “. Chi sarà ? Tra compagni di scranno impietriti ha cominciato ”la Giunta Marsilio brancola nel buio” e “dimostrano ogni giorno, incapacità e approssimazione nel gestire tematiche importanti quali la vaccinazione degli abruzzesi”. Addirittura. E ha continuato con foga oratoria “l’organizzazione delle scuole e della didattica ed il sostegno alle famiglie è penosa”. Poi ha continuato nei corridoi: “Mi chiedo se sia possibile che il Governatore Marsilio annunci la chiusura delle scuole all’ultimo minuto gettando nel panico tante famiglie che non hanno potuto organizzarsi su come gestire i propri figli rimasti a casa”. Una furia irrefrenabile… “E che dire della sconclusionata gestione della pandemia?” . Ieri, in effetti, a distanza di poche ora, il presidente ha dichiarato che vorrebbe avere più vaccini da destinare alle zone rosse; l’assessore alla sanità Verì – stile Tafazzi ma nà Tafazzi marziana fuori realtà – ha invece affermato, per giunta sui media nazionali, che non abbiamo abbastanza personale per fare i vaccini quindi è inutile avere i vaccini”. Sarebbe carino sentire Brucchi che ne pensa. Anche della Verì. Ma non sono così cattivo da chiederglielo. O si?
Girando imbufalito nelle stanze ha continuato “La verità è che in Abruzzo manca una regia unica nel gestire tematiche così delicate non sono stati in grado di organizzare un piano vaccinale”. Come dargli torto ? Poi ha ripreso un suo refrain oramai di gran moda “Marsilio ha scambiato l’Abruzzo per il megafono del suo partito, per fare propaganda contro il Governo. Mi chiedo se questo sia un comportamento deontologicamente corretto”
Che Marsilio nell’attuale situazione di emergenza, tenda ad addossare le colpe sugli altri, cercando di scaricarle da sé, non è proprio un comportamento degno. E anche nella sua maggioranza non sono pochi i mugugni. Un Sandro Mariani inedito. Un oppositore vero. Da non credere. Dopo Dino Pepe “il bello” anche Sandro Mariani “il buono” comincia a fare opposizione. Non essendoci un consigliere regionale teramano dei 5S, “il brutto” lo farei fare al sottosegretario plenipotenziario D’Annuntiis che, legato da un patto faustino, cerca di mettere le toppe ai disastri di Marsilio. Il fatto è che la barca oramai fa acqua da tutte le parti.
Durerà? O appena annunciato il rinvio delle comunali al 25 settembre la yoghite atrofica prevarrà? Lo vedremo ancora all’assalto dei cattivi, novello Jack Sparrow, o tornerà nell’eremo ospite di Fra Paolo l’eremita, ad occuparsi solo delle preghiere per i suoi amici? Fare opposizione non è semplice. Sandro Mariani saprà ora proporsi come riferimento esercitando il mandato elettorale allo scopo di gratificare diritti e interessi della collettività? E non degli amici degli amici? Lo vedremo.
Siamo davanti a una Regione smarrita e spaventata, impoverita e disgustata da ciò a cui sta assistendo. Una Regione che che si interroga sul suo futuro: con presidente totalmente assente. Che non ne azzecca una. Ha un gruppetto di collusi che lo asseconda ma anche tra i suoi consiglieri c’è ampio malumore. Perché l’ultimo prodotto della cantera di Colle Oppio non si è mai veramente staccato dalla carbonara di “Agata e Remo” all’Esquilino, dove andava a bere con Rampelli, Rossi e Mollicone. Il grido di Sandro Mariani è, forse, un po’, anche un grido disperato d’aiuto. Se non durerà solo un giorno disperato troverà chi lo aiuta. Viceversa potrà riprendere la mission impossible rosetana – Leo Nodari