TERAMO – Riceviamo e pubblichiamo una nota di Basilisco srl in replica alle notizie che stanno circolando in queste ore riguardo le vicende del  Bar dell’Ospedale Mazzini di Teramo.

“Riguardo le notizie diffuse sugli organi di stampa, sarebbe stato e sarebbe ancora sufficiente ed opportuno che la AUSL, nella persona del Suo D.G., piuttosto che andare in TV o in Procura, avesse deciso e decidesse, come sempre avviene nella normalità, per un sereno confronto con la ditta uscente sulle corrette modalità di attesa previste per legge, oltre che, anticipatamente e nell’eventualità, su quelle relative al passaggio delle consegne che pretendono la continuità gestionale, anche e soprattutto per la tutela dei lavoratori, pena la disapplicazione della clausola di salvaguardia, sventolata dal Direttore Generale senza esatta cognizione di causa.
Probabile che le ragioni di palmare “nervosismo” ed il polverone strumentalmente sollevato del vertice AUSL, dipendano da altre circostanze, risultando diversamente inspiegabili.

Precisiamo che le sentenze del Giudice Amministrativo non statuiscono esplicitamente l’aggiudicazione al secondo classificato, inficiando piuttosto l’aggiudicazione in favore della scrivente Società per un evidente errore nella impostazione degli atti di gara ad opera della Ausl concedente. Sulla corretta interpretazione, dovrà essere lo stesso Giudice Amministrativo a pronunciarsi, essendoci un tempo per legge – ancora ampiamente aperto e che la stessa Azienda Sanitaria conosce bene per averlo scritto – entro cui si VIETA CATEGORICAMENTE alla Pubblica Amministrazione di stipulare il contratto con il nuovo gestore e, quindi, procedere al passaggio delle consegne, proprio in ragione delle eventuali impugnative da risolversi almeno in sede cautelare.
Quindi, nessuna “occupazione abusiva” dei locali AUSL. Probabile che il Direttore Generale, nella foga, sia caduto in confusione con altre situazioni, note a tutti e stranamente tollerate da tempo immemore, che non riguardano di certo la Società Basilisco. Il nostro rimane solo un doveroso contegno, teso ad evitare che la condotta poco ortodossa della Concedente, giunga alle estreme conseguenze, di pregiudizio per tutti, non in ultimo per gli stessi interessi pubblici.
Quanto ai canoni, note alla ASL le ragioni di sospensione cautelativa per le quali abbiamo richiesto da tempo, ma anche qui invano, di essere convocati per provvedere l’esatto dovuto, in contraddittorio.
Nonostante le pesanti e non veritiere accuse di “intimidazione”, che respingiamo fermamente al mittente, restiamo ad ogni modo a disposizione, come sempre, per una convocazione di chiarimento su tutto, assistiti dai rispettivi Legali, anche in diretta streaming, ove questa fosse oramai rimasta l’unica metodologia reputata consona dal Direttore Generale pro tempore.”

Antonio Alati
Amm.re Unico
Legale Rapp.te
Basilisco Srl