TERAMO – “Una tragedia umana, innanzitutto, una tragedia del disagio sociale legato alla problematica abitativa che appartiene, ormai a tutto il Paese e, certamente, anche alla nostra realtà”. Così ha esordito il Sindaco di Teramo, in merito alla tragedia di questa notte in cui hanno perso la vita due persone, Alessia Sardella, 44 anni, teramana e il suo fidanzato, un cittadino gambiano Ablie Ceesay di 26 anni, uccisi dalle esalazioni di un braciere, in uno degli appartamenti sgomberati di via Longo. Gianguido D’Alberto ha rilasciato le sue dichiarazioni ufficiali alla stampa, accompagnato dalle Assessore Martina Maranella, con delega all’ERP e Ilaria De Sanctis, delega al Sociale, visibilmente emozionata tanto da dover interrompere per un momento il suo intervento. Con loro anche l’Assessore Valdo Di Bonaventura.
L’assessora De Sanctis ha evidenziato come Alessia fosse in capo ai servizi sociali da anni. Era stata sistemata all’Hotel Michelangelo, con una camera pagata dai servizi sociali ma poi aveva deciso da circa un mese di non recarsi più in albergo. “Aveva deciso di stare col fidanzato. Avevamo posto in essere tutta una serie di aiuti come il reddito di cittadinanza, e una pensione di invalidità”, ha detto l’assessora. “Mi sento parte di un fallimento di un percorso che avevamo iniziato”.