TERAMO – Robot e autismo nei bambini: un binomio rivoluzionario sotto certi aspetti. Un nuovo approccio terapeutico che inizia a muovere i primi passi in Italia e che è giunto anche a Teramo: è l’ultimo progetto, in ordine cronologico, di Ali d’Oro e Fondazione Anffas Onlus, presentato in anteprima ieri pomeriggio, nell’Hotel Sporting.
Il modello di umanoide Robomate si chiama “Nao” ed è stato prodotto in Francia: in aprile sarà presentato nella sede della Fondazione di Sant’Atto. La soluzione si basa sull’implementazione dell’interazione uomo-robot, applicata alla terapia dei deficit dello sviluppo, in grado di offrire un supporto al miglioramento delle interazioni sociali e cognitive dei bambini che presentano difficoltà, ascrivibili allo spettro autistico.
“L’obiettivo degli studi è quello di stabilire un contatto, trovare un canale di comunicazione efficace tra terapeuta e paziente“, ha spiegato Idetta Galvani della Fondazione Anffas.
Ieri è stata fornita una piccola dimostrazione di quello che l’umanoide Nao può fare.