Oggi, 1° dicembre, è iniziato l’inverno meteorologico che a differenza di quello astronomico inizia circa 20 giorni prima, terminando il 28 di febbraio, anche lì tre settimane prima di quello astronomico. Perché esiste questa differenza? Be iniziamo con il dire che le stagioni astronomiche dipendono dall’inclinazione della terra sul proprio asse di rotazione e dunque dall’esposizione al calore e alla luce di porzioni di superficie terrestre nell’arco di un anno. Per l’emisfero boreale l’inverno astronomico ha inizio il 21-22 o 23 Dicembre a seconda dell’anno, al contrario per l’emisfero australe l’inverno astronomico ha inizio il 21-22 o 23 Giugno. In quel momento infatti la terra si inclina sul proprio asse del massimo possibile, circa 23 gradi e 27 primi, favorendo così ogni 6 mesi una porzione differente di superficie per quel che concerne l’esposizione diretta ai raggi solari. Allora perché meteorologicamente parlando le stagioni hanno un inizio e una fine differente? E’ semplicemente una convenzione legata al clima, statisticamente il periodo che va dal 1 al 20 dicembre è più freddo di quello che va dal 1 al 20 marzo e la stessa cosa vale anche per la stazione estiva (periodo 1-20 giugno più caldo del periodo 1-20 settembre) ed è per questo che si preferisce suddividere in maniera differenti le stagioni. Ma è sempre vero che il periodo 1-20 dicembre o 1-20 giugno sono più freddi e caldi degli altri due periodi? In diverse zone della terra direi di si, qui sul mediterraneo e sull’Europa occidentale in genere direi di no. I primi giorni di marzo hanno statisticamente partorito fasi di freddo più forti e duraturi rispetto ai primi giorni di Dicembre (1971, 1985, 1987 e 2005 per dirne alcuni) con forti nevicate e temperature molto basse su tutta la penisola, mentre nei primi 20 giorni di Dicembre non abbiamo episodi particolarmente estremi. Questo perché? Perchè a Dicembre la terra è ancora calda, così come i mari, al contrario sono molto freddi in Marzo quando abbiamo il lungo inverno alle spalle e dunque la loro azione mitigatrice si fa sentire. Inoltre le correnti sono quasi sempre occidentali, perché il ruggito oceanico è ai massimi termini e condizione in maniera incisiva il clima delle zone esposte. A marzo invece la situazione è completamente contraria. Ordunque è vero che Dicembre è un mese invernale meteorologicamente parlando ma sulle nostre zone la divisione astronomica meglio sottolinea la circolazione prevalente.
A cura di Pierluigi Casalena