Paolo Gatti fuori dalla politica attiva?
Non ci ho mai creduto, e non sono il solo.
Aver collaborato, come lui ha dichiarato, in “maniera non attiva” all’elezione a Presidente della Provincia di Teramo di Diego Di Bonaventura, implica il non aver detto no ad un “amico di scuderia”, che chiedeva proprio “aiuto politico e strategico”, non logistico.
Paolo Gatti, infatti, è politico che era ed è nella condizione di poterlo fare, tra successi (tanti ed anche eclatanti) ed insuccessi (sulle vicende di Teramo ha delle responsabilità non secondarie).
Non esiste una politica attiva ed una passiva, se in politica stai e se della politica ti occupavi e ti occupi: ne esiste una più manifesta ed una meno, forse…
Non è molto elegante, pertanto, continuare ad affermarlo, anche con forza, anche nel “giorno della svolta” in Provincia, quando sin dalle prime ore del mattino la sua presenza, dinanzi alla sede di Via Milli, era stata notata da un’intera città, soprattutto da quella non politica.
E dire che c’era stato chi aveva creduto (una nettissima minoranza) che tra Paolo Gatti ed il “fare attivissimamente politica” non esistesse più alcun legame!
Walter Cori