ROSETO – L’incendio scoppiato ieri presso lo stabilimento Kemipol ha riportato all’attenzione della cittadinanza i rischi connessi alla presenza di impianti industriali che trattano sostanze pericolose. Le fiamme, e la successiva nube tossica, rappresentano un esempio concreto delle possibili conseguenze che un’emergenza simile potrebbe generare anche in altri contesti industriali presenti nella nostra area. Un monito che non possiamo sottovalutare.
Fratelli d’Italia Roseto intende ricordare che, pur non ricadendo direttamente nel nostro comune, l’impianto di coincenerimento di Casoli di Atri influenzerà inevitabilmente la qualità dell’aria anche nei territori limitrofi. Un impianto che, a causa delle emissioni di micro particelle derivanti dai processi di combustione, potrebbe esporre la nostra comunità a rischi significativi per la salute pubblica. A distanza di un anno e mezzo dalla nostra prima denuncia, riteniamo ancora inaccettabile che l’amministrazione comunale non abbia prodotto osservazioni presso gli enti preposti, come l’ARTA, per tutelare i cittadini rosetani. Si potrebbe pensare che vi siano ragioni particolari dietro questa mancata iniziativa?
Il silenzio di fronte a un progetto di tale impatto lascia inevitabilmente spazio a domande. I cittadini hanno il diritto di sapere se le loro preoccupazioni sono state realmente prese in considerazione o se sono state sacrificate a vantaggio di altre priorità.
Fratelli d’Italia ritiene che la salute pubblica debba venire prima di qualsiasi altro interesse, ci domandiamo se lo stesso valga anche per l’amministrazione Nugnes.