NAPOLI – Circa 250 ornitologi partecipanti al Convegno Italiano di Ornitologia di Napoli (tra di loro ricercatori e professori di fama internazionale) chiedono di fermare nuovi grandi eventi sulle spiagge che presentano elementi di naturalità dopo quanto avvenuto nell’estate 2019 in varie regioni italiane.

Il Convegno, a cui hanno partecipato diversi soci della Stazione Ornitologica Abruzzese (Il presidente Massimo Pellegrini ha portato un lavoro dal titolo “Revisione dello stato delle conoscenze per 33 specie di uccelli di interesse conservazionistico nidificanti in Abruzzo“), si è tenuto dal 26 al 29 settembre a Napoli ed è stato organizzato dall’Associazione ARDEA e dal centro Italiano Studi Ornitologici con il supporto della Città Metropolitana di Napoli e del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli.


Qui la risoluzione votata all’unanimità: https://xxcio.ardeaonlus.it/risoluzione-sullimpatto-dei-grandi-eventi-sul-fratino/
Risoluzione sull’impatto dei grandi eventi sul Fratino (Charadrius alexandrinus)

I partecipanti al XX Convegno Italiano di Ornitologia tenutosi a Napoli il 26-29 settembre 2019,

premesso

  • Che da anni gli ornitologi italiani studiano e indagano sullo stato di conservazione delle popolazioni di Fratino a livello internazionale, nazionale e locale;
  • Che tali studi e ricerche hanno evidenziato che il Fratino dipende soprattutto dalla salvaguardia di spiagge e ambienti costieri, gli habitat piu? minacciati e vulnerabili dell’intero ecosistema mediterraneo;
  • Che nell’estate 2019 si sono svolti su tali habitat eventi che hanno coinvolto ognuno decine di migliaia di persone in periodo riproduttivo della specie e che hanno determinato trasformazioni ambientali con potenziali conseguenze negative nel futuro;
  • Che esiste una importante bibliografia in merito all’impatto di grandi numeri di persone sugli habitat naturali;
  • Che anche gli ambienti con residua naturalita?, compresi quelli con vegetazione psammofila annua o di vegetazione ripariale, in tale contesto pesantemente trasformato, costituiscono zone di rifugio per la fauna e situazioni da tutelare per permettere una progressiva rinaturalizzazione;

considerato

  • Che il Fratino e? classificato nella Lista Rossa Italiana come EN endangered ed e? tutelato dalla Direttiva comunitaria 2009/147 (ex 79/409) sulla “Conservazione degli uccelli selvatici” (recepita dalla Legge Nazionale 157/92) dove e? riportato dal 2005 nell’Allegato I come “specie di interesse comunitario”1;
  • Che, secondo i censimenti coordinati dal Comitato Nazionale per la Conservazione del Fratino, la popolazione nidificante in Italia si e? dimezzata negli ultimi venti anni ed e? tuttora esposta a gravi fattori di minaccia che ne possono determinare una ulteriore forte e rapida diminuzione;
  • Che le stesse considerazioni sono state espresse da ISPRA, in precisi pareri sulla realizzazione di eventi che prevedono grande afflusso di pubblico negli habitat frequentati dal Fratino;

esprimono

forte preoccupazione per la conservazione di una delle specie piu? a rischio dell’avifauna nazionale, a fronte del disturbo dovuto alla realizzazione di grandi eventi negli habitat di nidificazione, alimentazione e sosta del Fratino;

chiedono

che non vengano svolti eventi che prevedono consistenti afflussi di pubblico, negli ambienti costieri naturali o con residua naturalita? frequentati o potenzialmente utilizzabili dal Fratino e da altre specie di interesse conservazionistico.

La presente risoluzione e? stata discussa ed approvata all’unanimità dai partecipanti al Convegno e dal suo Comitato Scientifico.