PESCARA – “Non c’è solo da denunciare il fallimento delle politiche della destra in questi anni. Non ci sono solo da denunciare le leggi mancia o i provvedimenti che vanno a premiare soltanto i territori che li hanno votati. Dobbiamo dire chiaramente quali sono le nostre idee per il futuro di questa regione e per risolvere le emergenze che la attanagliano”: lo ha detto il segretario regionale del PD Daniele
Marinelli durante il dibattito sul ruolo dell’opposizione e del PD in Abruzzo, moderato dalla segretaria provinciale dei GD teramani Ilaria Bernabei e svoltosi nel corso della Festa dei Giovani Democratici abruzzesi di oggi a Pescara.
Il segretario ha proseguito osservando che “c’è un enorme emergenza economica in Abruzzo: questa è l’unica regione insieme all’Umbria che non ha ancora recuperato i livelli pre-Covid. C’è uno smottamento a livello produttivo – basti pensare all’automotive e alla transizione tecnologica – sul quale questa giunta regionale non è in grado di dire una sola parola se non la solita propaganda. C’è un problema nei servizi – si pensi alla sanità – così come nelle aree interne che si stanno spopolando e nelle politiche giovanili, perché la Regione non si vuole occupare di diritto allo studio e di lavoro. Poi c’è la questione ambientale, con il taglio della Riserva del Borsacchio e l’abbattimento dei cervi. Questo governo regionale ha una caratteristica: non riesce a gestire le emergenze e non è capace di gestire i processi che poi causano tali emergenze. Per esempio, questa destra nega alla radice il cambiamento climatico, che produce l’aumento delle temperature e il fenomeno della siccità, che hanno poi conseguenze sul fenomeno della carenza idrica e sul comparto agricolo. Parlano degli agricoltori per giustificare la mattanza dei cervi ma non hanno fatto praticamente nullo dopo la crisi della peronospora, provocando la morte di decine di aziende. Nel frattempo, il Fucino sta ancora attendendo che vengano restituiti i 50 milioni di euro scippati al bacino irriguo”. Marinelli ha concluso così: “Dobbiamo denunciare il collegamento tra la destra regionale e quella nazionale: sull’autonomia differenziata Marsilio non ha detto una sola parola per arginare questa follia, perché fa il governatore per conto del suo partito e non degli abruzzesi. Altri suoi colleghi di centrodestra hanno espresso disaccordo, lui si è limitato a battere i tacchi e dire signorsì. Prepariamoci a un autunno militante”.
Per il leader dell’opposizione in Consiglio regionale Luciano D’Amicoin Abruzzo esiste una questione morale. Nel dicembre scorso in appena 60 secondi il Consiglio regionale ha approvato 2.387 contributi per complessivi 22 milioni 230mila euro, senza un minimo di dibattito. È venuto fuori che i territori che hanno avuto più contributi poi hanno premiato il centrodestra, e questo trend continua ancora oggi. Nell’ultima seduta consiliare dovevamo discutere dell’assestamento di bilancio e invece abbiamo assistito all’ennesima regalia verso tre Comuni vicini alla maggioranza, mentre non si è parlato affatto del caso Stellantis con il relativo indotto, della crisi del turismo,dell’artigianato e dell’agricoltura, dell’emergenza sanitaria con tutte le ASL in rosso. Poi scopriamo che l’aumento dei biglietti degli autobus è servito a finanziare la Film commission con 1,6 milioni. Ecco la questione morale: come opposizione dobbiamo innanzitutto ripristinare le regole”. Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci ha posto l’accento su un aspetto: “C’è un problema di gestione del Consiglio regionale: ogni legge diventa un provvedimento omnibus, con l’utilizzo di ogni mezzo per cambiare le normative di qualsiasi settore. E’ un’emergenza democratica perché i nostri emendamenti non vengono neanche messi in discussione. Dobbiamo fare cultura politica anche all’esterno del consiglio, altrimenti perderemo sempre a causa di leggi mancia che dispensano contributi agli amici”. Secondo il consigliere regionale Antonio Di Marcoin questa regione abbiamo toccato un livello davvero basso: la maggioranza ha dato 50mila euro all’Arap – l’Agenzia per le attività produttive, che si dovrebbe occupare di infrastrutture per le aziende – per finanziare un festival della birra artigianale. Dobbiamo fare un’opposizione dura a questo modo di agire, denunciando ad alta voce un modus operandi che non ci appartiene. In consiglio non arrivano mai proposte veramente utili per l’Abruzzo: basti vedere che la politica turistica di questo centrodestra ormai consiste nel fare da ente manifestazioni per organizzare spettacoli”.
In chiusura il segretario regionale dei Giovani Democratici Saverio Gileno ha evidenziato che “due sono le questioni principali da dibattere secondo noi: la fuga dal mondo dell’istruzione – perché sono ancora troppi i ragazzi e le ragazze che lo abbandonano – che potrebbe essere alleviata dalla corresponsione in tempi rapidi delle borse di studio e dalla gratuità del trasporto pubblico locale; e una sana politica ambientale, che ripristini i confini della riserva del Borsacchio e impedisca l’abbattimento dei cervi. Occorre una visione alternativa alle follie di questo centrodestra”.