TERAMO – Il Città di Teramo che si presenta alla città lo farà con la sobrietà che compete ad una neonata società dilettantistica. E lo farà.

E’ la migliore forma di rispetto nei riguardi dei propri tifosi in primis (tutti) che sono tra coloro che continuano a convivere (tutti) con la notissima ed anomala situazione dello Stadio Bonolis, “…quello della città” a detta del Sindaco ma non soltanto e comunque “quello non del calcio teramano”.

Non ripercorriamo le tappe perché ripeteremmo cose note e che abbiamo vissuto direttamente perché c’eravamo anche prima dell’inaugurazione di quell’impianto, nel 2008. Basterebbe ricordare con chi si stappava champagne, sul palco, per riportare tutti con i piedi in terra, politica inclusa, che autorizzò una cessione di quote in corsa da parte della società calcistica biancorossa al privato.

Certo di errori ne sono stati fatti altri, successivamente, e da altri, anche recentissimamente, ma l’essersi cullati sul fatto che “abbiamo l’impianto che chissà quanti altri sognanoper 25 anni, è una colpa. Anche in tal caso è coinvolta la politica (tutta) che si è cullata sugli “allori di carta” senza più muovere foglia, anzi, ricorderete le ipotesi di abbattimento della Est e del referendum popolare che raccolse diverse migliaia di NO, poi della sola Tribuna o dell’impianto tutto, lasciando in piedi la sola Est! (incredibile ma vero – ndr-). Ma sarebbe dovuto sorgervi anche un nuovo Teatro cittadino ed anche appartamenti e verde pubblico…

D’incanto, mica tanto, nel periodo elettorale ultimo, viene anticipato che sarà recuperato l’unico impianto che metterebbe d’accordo tutti: il Vecchio Campo Sportivo Comunale. La sua riqualificazione è destinata a garantire un recupero pienamente funzionale dello stadio con una capienza di almeno 2000 persone grazie a risorse per oltre 7 milioni; si attende l’affidamento dei servizi di progettazione (anche se uno ce n’è fermo nei cassetti – ndr -).

Ad oggi tutto tace ma siccome si è tenuti a chiedere, lo abbiamo fatto: “Ti richiamo” è stata la risposta, un classico per il nostro primo cittadino. Se non riportiamo le sue dichiarazioni è perché le stiamo ancora aspettando.

Sembrerà paradossale, ma l’elemento “Comunale ristrutturato” in pochi anni, è una domanda che ci poniamo, non potrebbe anche variare la brutta situazione che la Teramo calcistica sta vivendo, oggi, non per colpe del sodalizio biancorosso?

Tradotto: dal 2027 al massimo, si tornerà in centro. Basterebbe?