GIULIANOVA – A seguito del dibattito in Consiglio comunale del Bilancio consuntivo 2023 del Comune di Giulianova, Il Cittadino Governante espone alcune osservazioni e considerazioni.
“Finalmente si è potuto discutere il Bilancio consuntivo del 2023. Per legge si sarebbe dovuto fare entro il 30 aprile e cioè prima delle elezioni in modo che i cittadini fossero informati su quello che veramente è accaduto nel nostro Comune in termini di scelte amministrative sia sul fronte delle Entrate che su quello della Spesa. Esprimere un voto con piena consapevolezza è sicuramente un diritto dei cittadini che oltre alle iniziative che riscuotono facilmente il gradimento dovrebbero conoscere anche le tante altre che invece sanno di malgoverno. Le poste in bilancio non sono aridi numeri ma rappresentano scelte amministrative che possono essere buone o meno rispetto ai bisogni dei cittadini e della città. In estrema sintesi ne riassumiamo alcune:
1)  La TASSAZIONE LOCALE è rimasta alta: la pressione tributaria è di 685 euro pro capite, la media per i comuni simili al nostro per numero di abitanti invece è di 519 euro. Per l’IMU le aliquote sono state confermate al massimo. La TARI nonostante l’alta raccolta differenziata fatta dai cittadini è rimasta elevata (nel 2023 ai cittadini è stato chiesto un gettito di 5.546.000 euro facendo perdere il beneficio dei 500.000 euro ottenuti con l’aggiudicazione alla ditta seconda arrivata da parte del Consiglio di Stato). l’Addizionale IRPEF comunale, con aliquote al massimo, ha dato nel 2023  un gettito di 2.414.000 euro). Non contenti gli amministratori si sono molto impegnati a fare ulteriore cassa con i cosiddetti “semafori intelligenti” per cui le multe sono passate da 350.000 all’anno a circa 700.000 euro ormai da 3 anni. Inoltre hanno esteso i parcheggi a pagamento anche in via Trieste e nel parcheggio alla fine del lungomare sud. aumentando il gettito annuale a 416.000 euro.
2)  La macchina amministrativa era mal organizzata ed è diventata ancora più lenta ed inefficiente a causa di scelte sbagliate che hanno comportato carenza di dirigenti (ne mancano 2 su 4!!) e di personale (avremmo bisogno di 144 dipendenti in base alla media che hanno i comuni dalle nostra fascia ne sono in servizio solo 83!!) e di illogica distribuzione delle funzioni nei diversi settori. Da mesi persino il personale è in stato di agitazione, cosa mai accaduta prima. 
3) La cura del verde urbano sempre con gli stessi annosi problemi per cui il decoro cittadino è sempre più in sofferenza. Da segnalare anche un particolare accanimento nell’abbattere decine e decine di pini sani di 50-70 anni, quando ci sono tecniche che consentono di salvare i pini e garantire la sicurezza su marciapiedi e strade. La lotta la punteruolo rosso è inadeguata, la spesa addirittura è diminuita e sul lungomare sud ci sono 3 palme attaccate dal parassita che da tempo non vengono abbattute facendo correre il rischio alle altre palme di essere infestate.
4)  La mancanza di una visione adeguata di città sostenibile con scelte amministrative conseguenti per accrescere la qualità della vita.
5)  L’incapacità a individuare opere pubbliche in grado di far compiere un salto di qualità alla città. Non sono riusciti a realizzare in 5 anni nemmeno la nuova scuola Pagliaccetti per cui la Giunta precedente aveva ottenuto il finanziamento e a completare la nuova Caserma dei carabinieri i cui lavori stati avviati dalla precedente amministrazione grazie al finanziamento delle Giunta D’Alfonso.
6) Il Centro Storico lasciato nel degrado più assoluto a parte piazza Buozzi viva grazie alle attività commerciali esistenti.
7)  La conferma, col nuovo appalto, di un modello costoso e insufficiente per quanto riguarda la gestione dei rifiuti che divora ogni anno  oltre un quarto di tutte le spese correnti e fa pagare alla popolazione una TARI molto elevata nonostante l’alta raccolta differenziata. Il costo del servizio è di 222 euro per abitante, mentre a il costo medio nazionale è 194,5 euro e nei comuni virtuosi addirittura è di 170 euro.
8)  L’economia locale in grande sofferenza con spese dedicate solamente al settore turismo per quasi 200.000 mentre per commercio, artigianato, agricoltura, industria, servizi, fonti rinnovabili, zero! Nessun progetto è stato promosso in tutto questo tempo nell’ambito della ZES nonostante la possibilità di benefici fiscali. Pessimo utilizzo del finanziamento concesso dal governo Conte 2 di quasi 3 milioni di euro per la riqualificazione di piazza Dalla Chiesa: il tradizionale e florido mercato dei prodotti agricoli locali non sarà ospitato in un edificio al chiuso ed avrà poco spazio a disposizione.
9)  L’assenza quasi totale di politiche giovanili: è ormai chiuso da anni persino l’Ufficio Informagiovani. Bocciata anche la nostra proposta di Cittadella creativa (spazi e servizi per il tempo libero dei giovani) a piazza dalla Chiesa.
10) Nel sociale si registra un’insufficiente politica per il diritto alla casa e per fronteggiare l’emergenza abitativa.
11) La cultura è sempre la cenerentola della spesa pubblica giuliese, costantemente sottofinanziata rispetto alle attività ricreative per le quali invece nel 2023 sono stati spesi ben 336.000 euro. Una città che non ha più un teatro, né un cinema, ha visto chiudere Il Museo d’Arte dello Splendore (MAS) senza che l’amministrazione battesse ciglio e che non è riuscita a mettere in piedi un evento culturale di livello nazionale da ripetere annualmente.
Ricordiamo che tutto ciò è avvenuto mentre in Italia con i fondi del PNNR  c’è stata e in parte c’è ancora una fase molto favorevole per i comuni  che possono attingere a finanziamenti per far compiere  un ulteriore salto di qualità alla città in tutti gli ambiti. La Giunta Costantini è riuscita a ottenere pochissimo sprecando un’occasione unica per dare una veste nuova alla nostra città, dal Centro Storico  alle opere pubbliche qualificanti, dalle scuole alle strutture sanitarie, dall’economia sostenibile alla promozione delle fonti rinnovabili, dalla politica per la casa ai servizi sociali,  dagli edifici per la cultura e per lo spettacolo al verde urbano, dalle infrastrutture per la mobilità sostenibile agli impianti sportivi”. – Il Cittadino Governante Associazione di cultura politica –