TERAMO – C’è una realtà nel cuore della città che rappresenta un’eccellenza italiana, il Liceo Coreutico Delfico.
Quando fu istituito, nel 2011, esso era uno dei primi cinque in Italia: il piano di studi del coreutico è comune a tutti i licei, ma è potenziato con le materie di indirizzo di tecnica della danza.
A conclusione dell’anno scolastico, tutte le classi, in due giornate distinte, il 31 maggio e 1 giugno, si sono esibite nel saggio finale, che le alunne hanno voluto chiamare per un messaggio di speranza, dopo due anni di sospensione per il covid, “Ritorno alla danza”.
Il saggio è stato curato dai rispettivi docenti: Prof.ssa Chiara Macrini, Prof.ssa Regina Salvatore, Prof.ssa Ilaria Carla Silverii, Prof. Manuele Giovannelli e Prof. Alessandro Sebastiani e presentato dalla Prof.ssa Federica Mazzoni.
Le coreografie sono state ulteriormente arricchite dalla musica dal vivo al pianoforte dei Maestri accompagnatori. Durante l’anno scolastico le studentesse hanno avuto la possibilità di potenziare l’attività scolastica attraverso un progetto “Maestri ospiti”: per la danza di carattere con la Maestra Elena Plyushkova e per la danza contemporanea con Francesca Ciaffoni.
Al termine dell’esibizione le Prof.sse Sonia Di Gennaro e Anna Pompili hanno consegnato alle famiglie il libro realizzato dalle studentesse della classe quinta, dedicato alla Madre costituente Filomena Delli Castelli, stampato grazie al contributo della Fondazione Tercas, che ha anche sostenuto il progetto “Vivere la Bellezza”, promosso dalla Prof.ssa Maria Cristina Marroni, che ha permesso alle alunne di partecipare a due spettacoli al Teatro dell’Opera di Roma.
Sono stati presenti allo spettacolo il Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, il Presidente della Provincia di Teramo, Dott. Diego Di Bonaventura, e l’On. Valentina Corneli.
Grande soddisfazione è stata espressa, nel ringraziare gli ospiti, le famiglie e il corpo docente, dal Dirigente, Prof. Adriano Trentacarlini: “Sono questi momenti preziosi di condivisione con le famiglie e di valorizzazione del lavoro svolto dai docenti e dalle alunne, dopo due anni così faticosi e particolari”.