TERAMO – Il primo bilancio del maltempo presenta un conto pesante e ripropone il problema annoso del dilavamento dei versanti sulle strade provinciali con danni notevoli dovuti alle frane. Dal fine settimana si contano decine di interventi ogni giorno per ripristinare la viabilità interrotta in numerosi tratti dalla caduta di massi, alberi a terra e valanghe di fango; la particolarità di questa ondata di maltempo è che sono stati interessati tutti i nuclei, dalla costa alle fasce collinari, alla montagna. Non ci sono strade interrotte ma i danni ai manti stradali sono ingenti.

“Buona parte del territorio provinciale teramano presenta problemi di dissesto idrogeologico e ancora una volta ci troviamo a segnalare problemi sui quali non abbiamo competenza: fondi agricoli senza canalizzazione delle acque e senza alcun controllo, l’assenza di barriere protettive e sulle strade montane la caduta massi – sottolinea il presidente Camillo D’Angelo. Il danno è doppio perché in questi casi bisogna usare i mezzi pesanti per ripristinare la viabilità e i manti stradali vengono pesantemente rovinati. Per non parlare dei torrenti e fossati per i quali dalla Delrio non abbiamo più né un settore né dipendenti e nessun finanziamento. Gli ex dipendenti della Provincia sono transitati in Regione e il problema è rimasto ai territori. Dopo anni di tavoli con l’ente regionale ora, stiamo preparando una mappa del rischio con esame puntuale dei costi di manutenzione dei fossi e torrenti minori e  speriamo che questa volta la Regione ci dia ascolto perché i danni superano di gran lunga gli investimenti sulla manutenzione”.