CHIETI – “Saremo presenti alla manifestazione di proposta e di proposta indetta per Giovedì 3 Aprile davanti all’Emiciclo a L’Aquila per partecipare alla protesta degli abruzzesi contro la tassa-Marsilio, uno scandalo nello scandalo: prima sfasciano i conti della sanità, li nascondono in campagna elettorale, poi arrivano a tassare operai, lavoratori, pensionati sapendo che quelle somme non solo non basteranno, ma come in passato verranno distratte per altro, comprese le mance”. Lo dichiara Camillo D’Alessandro, Presidente regionale di Italia Viva.
“Se Marsilio fosse l’amministratore delegato di una società privata e l’assessore alla sanità il direttore dell’azienda sarebbero cacciati dai soci con effetto immediato a calci: hanno fatto fallire la sanità, ed i piani di rientro, che assomigliano ai piani industriali, non hanno funzionato. In questo caso simbolico – incalza l’esponente di IV – i soci dovrebbero ricapitalizzare la società. Ma siccome siamo nel pubblico i cittadini abruzzesi non solo non hanno il servizio sanitario e devono pagarselo da soli o andando o fuori regione, sono costretti a portarsi pannoloni e medicinali da casa, per di più vengono pure tassati ulteriormente per questo capolavoro”.
“Consideriamo la manifestazione anche come una occasione, non solo di protesta, ma anche di proposta condividendo la piattaforma dei sindacati che ringraziamo per l’azione unitaria e per le soluzioni offerte dall’opposizione in Consiglio regionale. Come minimo se metti le mani in tasca agli abruzzesi quelle somme, tutte, devono finire al sistema sanitario regionale, senza possibilità di distrarre neanche un euro. Ma la proposta di Marsilio è altra: in nome del buco sulla sanità metto le tasse e poi con i soldi ci faccio quello che voglio”, conclude D’Alessandro.