CONTROGUERRA – “Sarà il Vinitaly, a partire dal 6 aprile, a tenere a battesimo la nuova selezione di vini ‘Don Armando’, quattro linee che nascono dalla passione per la terra d’Abruzzo, dall’attenzione per le coltivazioni viti-vinicole e dalla determinazione familiare che crede nella forza di un comparto che può rappresentare il valore del nostro territorio all’estero anche sotto il profilo economico”. Lo ha detto l’imprenditore Nico Di Florio titolare, con il padre Armando, della Cantina Lidia & Amato nel corso della presentazione della nuova selezione di vini ‘Don Armando’, svoltasi nell’Azienda di Controguerra. Un appuntamento aperto agli esperti del settore, agli appassionati, oltre che alle Istituzioni, per un momento di confronto sulla produzione vitivinicola abruzzese e sulla qualità della proposta. Presenti, tra gli altri, il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri e Luca Panunzio consigliere dell’Associazione Italiana Sommelier e della Guida Vitae AIS.

“Diciamoci la verità – ha sottolineato ai presenti l’imprenditore Di Florio -. In questo particolare momento storico, è davvero sfidante fare impresa nel mondo del vino. Il settore vitivinicolo sta attraversando una fase molto complessa, probabilmente la più difficile della sua storia, a causa di diversi fattori: cambiamento climatico, calo dei consumi, iper regolamentazione e, infine, la minaccia dei dazi americani. Verrebbe da chiedersi cosa spinge ad occuparsi di vino? La risposta è semplice: la passione. Il fascino di un prodotto che esiste da migliaia di anni, che accompagna l’uomo sin dagli albori, un prodotto che unisce cultura, storia e tradizioni. È l’orgoglio di poter rappresentare un intero territorio, di raccontarlo in giro per il mondo, che rende unico il fare impresa nel mondo del vino. Abbiamo la fortuna di poter vinificare in un territorio eccezionale: Controguerra è un luogo magico, un piccolo paese di soli 2.000 abitanti con 14 cantine tra cui alcune di standing internazionali. I più importanti vignaioli abruzzesi possiedono vigneti a Controguerra per assicurarsi uve eccezionali per le loro linee premium. Controguerra è la Montalcino d’Abruzzo: forse meriterebbe più consapevolezza di sé”.

“La Regione Abruzzo presta da sempre molta attenzione alla produzione viti-vinicola del nostro territorio – ha sottolineato il Presidente Sospiri – convinti che i nostri imprenditori, i nostri vini, così come i nostri spumanti, non abbiano nulla da invidiare rispetto ad altre regioni italiane o anche straniere. Sicuramente il Vinitaly sarà come sempre un’ottima occasione per mettere in mostra e far emergere la nostra eccellenza, che spicca nonostante le mille difficoltà che vediamo dinanzi a noi, soprattutto sotto il profilo internazionale”.

Quattro le nuove produzioni sottoposte all’attenzione del pubblico e offerte in degustazione. La prima etichetta è il Montepulciano d’Abruzzo, proveniente dal vigneto di Controguerra, a 250 metri di altitudine: le uve raccolte e selezionate a mano vengono avviate a fermentazione a temperatura controllata e il vino viene lasciato in macerazione per 4 settimane, per poi essere invecchiato per almeno 24 mesi in barrique. Il prodotto è un vino di colore rosso intenso con riflessi violacei, dal profumo fruttato, di vaniglia e spezie, adatto ad accompagnare carni rosse.

Poi il Trebbiano d’Abruzzo, prodotto da uve allevate in contro spalliera, con resa di non più di 80 quintali di uva per ettaro e ottenuta anche con diradamento dei grappoli. Le uve vengono raccolte a mano e dopo la diraspa-pigiatura viene utilizzato esclusivamente il mosto fiore che viene poi avviato a fermentazione a temperatura controllata. Durante l’affinamento in serbatoi d’acciaio si effettuano continui batonnage per almeno 10 mesi fino al momento dell’imbottigliamento. Vino adatto in abbinamento come aperitivo, pesce, carni bianche e formaggi.

La terza etichetta è il Cerasuolo d’Abruzzo: l’uva, dopo la macerazione di 24 mesi, una volta imbottigliato segue un ulteriore periodo di affinamento. Dal profumo ricorda frutti rossi, vaniglia e spezie ed è adatto ad accompagnare piatti di cacciagione.

Infine il Montepulciano d’Abruzzo – Riserva: il prodotto nasce dalla raccolta tardiva delle uve in appassimento in vigna con selezione manuale, con una fermentazione di 4 settimane e invecchiamento di 24 mesi. Dal gusto corposo, speziato, è un vino adatto ad accompagnare piatti di selvaggina come cinghiale, cervo e piatti e salse dal sapore forte, da assaggiare in occasioni speciali.