TERAMO – Il 26 marzo il C.d.A. della Banca di Credito Cooperativo dell’Adriatico Teramano ha approvato il bilancio di esercizio 2020, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea dei Soci che si terrà il prossimo 1° maggio.

Analizzando i dati economici e patrimoniali e confrontandoli con quelli dell’anno 2019, la raccolta complessiva, pari a 204 milioni di euro, ha registrato un incremento del 15%; gli impieghi a clientela ordinaria salgono ad oltre 122 milioni di euro (+8,21%). Per quanto riguarda la qualità del credito, i crediti lordi deteriorati determinano un NPL ratio del 5,53 in diminuzione rispetto al 2019 (6,34%). Il livello di copertura complessivo dei crediti deteriorati si attesta al 56,8%, in crescita di oltre 5 punti percentuali, mentre l’indice di copertura delle sofferenze è aumentato dal 61,96 al 71,65%. In riferimento poi alla la solidità patrimoniale, il CETI si attesta su valori molto positivi, pari al 15,56%, confermando, così, la solidità patrimoniale della banca. A livello di conto economico, la banca ha responsabilmente fatto la scelta di utilizzare l’importante risultato del 2020 per ulteriori e significativi accantonamenti di assoluta prudenza a maggiore copertura del rischio di credito. Il margine di intermediazione, attestatosi a 6,223 milioni di Euro, fa registrare un incremento del 9,78%, a fronte di costi operativi rimasti sostanzialmente invariati (+0,6%); l’utile netto è pari ad Euro 1.183.004 (+16,26%).

In aumento anche il numero dei soci che arriva a 3.018 (+ 28 rispetto al 2019).

“Guardiamo ai numeri — sottolinea il direttore generale, Tiberio Censonima restiamo concretamente impegnati a sostenere le nostre comunità, soprattutto in questo difficile periodo di pandemia. Abbiamo varato un articolato pacchetto di prodotti e concesso le moratorie di mutui, finanziamenti e aperture di credito, per garantire immediata liquidità alle imprese”.

“La banca – afferma il presidente, Antonino Maceraaderendo al Gruppo Bancario Iccrea, favorisce la sostenibilità sociale e ambientale nella comunità in cui opera, unitamente all’impegno a favore della crescita economica nel paradigma dell’economica circolare che non lasci indietro nessuno”.