TORTORETO – L’assessore al Turismo ha reagito piuttosto male ai nostri dubbi sui fondi investiti e sui risultati ottenuti nella scorsa campagna promozionale. Stavolta giudica pretestuose le mie critiche, sebbene siano le stesse che esprimo da quando ero membro del comitato turistico fino al 2022.
Il suo disagio è comprensibile: dalla risposta data ieri, appare evidente che dopo anni ancora non sa quanti turisti portano realmente a Tortoreto le sue campagne di promozione. Il copione, poi, è sempre lo stesso da parte sua: ogni sollecitazione a fare di più viene liquidata con fastidio.
Dispiace che l’assessore metta dopo diversi anni in dubbio il mio impegno nel Comitato Turistico, quando sa bene che non ho mai votato contro le sue iniziative, anche quando non ero pienamente d’accordo e questo chiarisce il dubbio che lo attanaglia sul mio reale interesse per la crescita del turismo.
È doveroso ribattere alle sue numerose mistificazioni per riportare il dibattito al nocciolo della questione, visto che l’assessore invece di rispondere tenta di sviare e buttarla in “caciara”.
La mia proposta di monitorare gli investimenti turistici per verificarne l’efficacia è agli atti dal 26 marzo 2022. Anche l’Associazione Albergatori, da lui stesso citata, era d’accordo e avanzò una proposta in tal senso.
Nessuno nega l’importanza degli investimenti in promozione o i dati positivi sul turismo che l’assessore ripete ogni volta come se fossero merito suo. Ma ci sono altri numeri che evidentemente non gli fanno comodo.
Nel 2016, prima del suo insediamento, Tortoreto registrava 595.000 pernottamenti; oggi, dopo quasi dieci anni e investimenti quadruplicati grazie alla tassa di soggiorno, siamo a 580.000. Di meno.
Il calo ha colpito tutta la provincia, ma il +6% che l’assessore sbandiera è calcolato sul 2019, anno con l’affluenza più bassa degli ultimi tempi (519.000 pernottamenti), senza considerare le stagioni influenzate dalla pandemia.
Quanto alla campagna influencer del 2020, l’assessore ironizza sul fatto che io non abbia diffuso i risultati, ma sarebbe stata buona prassi che fosse lui a comunicarli alla stampa oltre che a me e pochi altri. É lui l’assessore. Se davvero è stato un successo, poi, perché non è stata ripetuta?
Dire che il Comune non è tenuto a monitorare i risultati è falso: può farlo in molti modi, anche con il coinvolgimento delle categorie interessate. Noi crediamo che valutare l’efficacia degli investimenti sia fondamentale per capire se servano aggiustamenti o ulteriori fondi.
Domanda: visto che si parla di soldi pubblici, è normale non avere alcuna idea dei risultati ottenuti? Chiediamo qualcosa di così strano da mettere l’assessore a disagio?
Ripani deve capire che ha il dovere di rendere conto ai cittadini, non solo a un Comitato Turistico composto in maggioranza da membri nominati dall’amministrazione, molti dei quali nemmeno vivono o hanno interessi a Tortoreto e alcuni di essi particolarmente avvezzi a mettere mi piace ai suoi attacchi nei miei confronti.
Oggi è doveroso sottolineare che, dopo anni, sono stati fatti pochi progressi nella promozione turistica. All’assessore sembra bastare poter annunciare di aver fatto qualcosa, senza preoccuparsi dei reali risultati.
Speriamo che la barca tenga. Si naviga nel buio, con le risorse dei tortoretani – Fabio Di Sabatino, Segretario Partito Democratico Tortoreto –