PESCARA – Apprendo che il presidente della Saga, Giorgio Fraccastoro, ha indetto per il 26 marzo un tavolo tecnico con gli operatori economici abruzzesi per ascoltare le loro proposte in materia di collegamenti aerei e funzionamento dell’aeroporto. In attesa di sapere quali esiti avrà questa consultazione, offro anch’io degli spunti di riflessione alla società che gestisce lo scalo:
1) si promuova un Consiglio regionale riguardante il piano strategico dell’aeroporto, dotandolo di risorse certe e programmate, in modo tale da evitare il balletto annuale dei finanziamenti messi a disposizione;
2) si avvii una ricerca di operatori della grande trasportistica – ad esempio Poste, Alibaba, Amazon – per aumentare gli introiti da poter riutilizzare per attrarre nuovi vettori e potenziare la capacità di connessione dello scalo;
3) si colleghi la struttura al sistema ferroviario attraverso una fermata dedicata, modificando la progettazione che ci ha rifilato Italfer, costosissima e senza appropriatezza progettuale;
4) si inizi già da oggi a pensare al Giubileo della Redenzione del 2033 – anno in cui ricorrerà il bimillenario dalla morte di Gesù Cristo – un evento mondiale che verrà celebrato con grandi flussi turistici in arrivo a Roma: dobbiamo farci trovare pronti, ed è importante superare la soglia del milione di passeggeri poiché così potremo essere interlocutori di un’altra fascia di rapporti con il Governo e con l’Europa, e diventare hub per i voli internazionali (al momento ospitiamo solo quelli da e verso l’UE, che sono considerati voli nazionali);
5) si ingrandisca il sedime aeroportuale, facendo accordi con il contiguo aeroporto militare e con le proprietà esterne confinanti; serve espandere lo scalo per attrarre nuovi investitori;
6) si incrementi il numero delle destinazioni puntando sui grossi hub internazionali e sulle città più famose: da Foggia si vola a Monaco e da Ancona si va a Parigi, perché noi dobbiamo accontentarci di Kaunas e Breslavia?
7) si ampli il numero dei vettori aerei attivi su Pescara affinché non si crei una dipendenza da Ryanair;
8) si punti alla destagionalizzazione dei voli: è assurdo che da novembre a marzo lo scalo abruzzese sia sottoutilizzato.
Sono certo che l’avvocato Fraccastoro, che non è persona portata a farsi vincere dalla distrazione degli apertivi e dei riti salutatori, saprà declinare al meglio i suggerimenti che gli pervengono. – On. Luciano D’Alfonso –