TERAMO – Un tema potrebbe essere: quanto incide la bontà dei risultati nella migliore delle valutazioni tecnico-tattiche che vengono esercitate parlando di calcio o di una squadra in particolare? Un secondo: perché raccogliere consensi tra certi tifosi soltanto se si enfatizzano i momenti positivi e non quando, nella stessa fase, se ne intravedono anche di opposti?
E’ il pepe del calcio, quello che ci fa discutere, che ci contrappone e talvolta ci divide: Teramo non può sottrarsi e non viene sottratto. Al pari di Supergol, che ha criticato come nessuno in tempi non sospetti, che ha applaudito, che ha ascoltato, che ha verificato, che ha sondato e che ha raccontato. Anche in situazioni non paritetiche.
Il Maestro, Elso Simone Serpentini (che stasera farà parte della trasmissione – ndr), ricorda che il narrare periodicamente di calcio necessita di una spezia: il pepe, che sa tanto di medicina popolare e che non dovrebbe mai mancare.
Ecco, allora, che dietro al ritrovato Teramo che ci ha fatto esultare e gioire dal post-Potenza, anche stasera le analisi non si fermeranno al “quanto siamo bravi e belli“, quindi al solo presente, o al “progetto non progetto“. Andranno, ovviamente, oltre.
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