CAMPLI – Continua a Campli la valorizzazione del territorio montano. Ieri dopo quasi 50 anni di abbandono sono stati di Nuovo aperti due sentieri storici nella valle degli scoiattoli in località Battaglia.
La prima “la via delle fontanelle”.
Antica mulattiera che costeggia il Fosso grande utilizzata in passato per il trasporto di carbone così denominata perché un tempo ricca di corsi d’acqua.
La seconda chiamata “sentiero del Marr” è un terrazzamento in pietra del posto sapientemente incastrata costruita intorno agli anni ’20 per contenere il rimboschimento effettuato in queste zone agli inizi del ‘900.
I nuovi percorsi accresceranno la rete sentieristica già presente e ripristinata nel 2020.
A distanza di 100 anni abbiamo riscoperto queste maestose costruzioni in pietra locale dall’incastro perfetto.
Un sentito ringraziamento al presidente reggente Marco Nardi con tutti i volontari della sottosezione Cai Val Vibrata- Monti Gemelli.
Grazie anche al presidente e vice della locale squadra di caccia al cinghiale “Collicelli Caccia” Marco Cocci e Nazareno Meloni con la collaborazione della Federcaccia sezione di Teramo e a tutti i suoi componenti per aver con il loro prezioso aiuto aperto entrambi i sentieri.
“Questa amministrazione ha a cuore la riscoperta del territorio montano da troppo tempo abbandonato .
Insieme al sindaco Federico Agostinelli e tutta la squadra siamo pronti ad accogliere chiunque vorra’ visitare Campli dal borgo storico sino alla vetta. Grazie alla sinergia instaurata tra tutte le associazioni che amano e vivono la montagna abbiamo segnalato e resi accessibili più di 20 sentieri creando una rete unica in provincia di Teramo. La salvaguardia dell’ambiente il turismo montano e la fruibilità in chiave sostenibile sono tra gli obiettivi ai quali stiamo lavorando da più di un anno. A breve sarà disponibile una cartina riassuntiva con tutte le mappe di tutte le attività e percorsi turistico-sportivi sulle montagne di Campli”. Queste le dichiarazioni del consigliere con delega alla tutela e valorizzazione del patrimonio Montano Pietro Adriani