TERAMO – Si sente il profumo della primavera e con la natura che si sveglia, tutto sembra rifiorire. Anche i biancorossi tornano a nuova vita. Con la brillante vittoria sulla Paganese, danno seguito al punticino di Castellammare di Stabia, riaccendendo la speranza, mai sopita, di ambiziosi traguardi raggiungibilissimi.
Cade, dopo un dominio assoluto, la Ternana, al Ceravolo, contro un Catanzaro determinato e tatticamente perfetto.il Bari vince e accorcia dalla vetta mentre riposa l’Avellino. A ridosso delle tre, fatta eccezione per la Juve Stabia vittoriosa, tutte hanno giocato indirettamente per il Teramo, perdendo le rispettive gare (Palermo, Foggia e Casertana). Nel fondo classifica le candidate sono sempre le stesse (Cavese, Paganese, Bisceglie e Potenza), con le settimanali sofferenze, per divincolarsi dalle sabbie mobili ed acciuffare la Vibonese. Il Monopoli, al contrario, si sta tirando fuori, sulla scia della Viterbese e della Virtus Francavilla.
In Teramo-Paganese abbiamo assistito ad una contesa nella quale i biancorossi hanno evidenziato un tasso tecnico superiore, con i campani che nulla hanno potuto contro la differenza di valori tecnici del collettivo avversario. Si sono schierati con il 3-5-2, Sbampato centrale con Schiavino a destra e Sirignano a sinistra che si contrapponevano a Pinzauti e Bombagi. Sulla fascia destra Carotenuto se la vedeva con Costa Ferreira e su quella fascia sinistra Squillaci provava a spingere, incrociando Vitturini che lo aspettava in zona.
In mezzo al campo Gaeta centrale si specchiava con Arrigoni ed alla sua destra Onescu, in grande sofferenza contro un Santoro infaticabile e moto perpetuo. Alla sinistra agiva Zanini, sofferente contro un Ilari più avanzato, a supporto delle punte e in avanti Diop non l’ha vista mai con Diakite al pari di Raffini, annullato da Piacentini.
Non c’è stata partita. I biancorossi hanno sciorinato ottime trame con un Arrigoni sempre lineare e puntuale, con le ripetute percussioni palla al piede di Santoro e con un Costa Ferreira magnifico, che accentrandosi spesso tra le linee è stato il vero regista avanzato, propinando superbe imbucate sia per Pinzauti, sia per Bombagi, trasformando spesso il 4-3-3 in un 4-2-2-2 con lui ed Ilari trequartisti, a supporto delle punte.
Sul centro destra d’attacco Ilari si è mosso da autentica mezzapunta, a rimorchio del duo offensivo, facendosi trovare pronto sul cross di Costa Ferreira, sfruttando il velo di Pinzauti e deponendo la sfera nel sacco. Gli stessi Pinzauti e Bombagi, sempre mobili, hanno dettato i passaggi, con il primo abile nel fare le sponde ed il contromovimento sulle verticalizzazioni di Costa Ferreira e attaccando la linea di fondo: da una giocata del genere è nato l’assist per Bombagi che ha raddoppiato. La difesa è sempre stata attenta e sicura nell’uno contro uno su Raffini e Diop, con Vitturini a destra ad aspettare Squillace e Tentardini a sinistra in continua spinta grazie all’accentramento di Costa Ferreira.
Ad inizio ripresa la Paganese ha provato a cambiare qualcosa, sostituendo Squillace con Bramati e Gaeta con un trequartista, Guadagni, passando al 3-4-1-2. I biancorossi hanno continuato a macinare gioco in modo particolare sull’asse Tentardini-Costa Ferreira, con Santoro e Pinzauti sempre pronti agli scambi corti e stretti e con Bombagi mina vagante con i suoi rientri, inserimenti ed imbucate per Santoro.
L’ex Palerno, sempre lui, incontenibile e uomo ovunque, nei rientri, nei contrasti, negli inserimenti insistiti palla al piede.
Al 62′ Paci sostituisce Pinzauti con Mungo, per controllare la gara, schierandosi con il 4-4-1-1, con la mezzala a sostegno di Bombagi unica punta per coprire centralmente il vuoto lasciato da Arrigoni, costretto ad arretrare in marcatura su Guadagni.
Poteva essere una giornata completamente positiva, ma una scivolata di Piacentini costringe lo stesso al fallo e all’espulsione per doppia ammonizione: Teramo in 10. Paci corre ai ripari. Fuori Costa Ferreira e dentro Soprano per ricomporre la difesa; il modulo passa al 4-4-1 con Vitturini, Soprano, Diakite e Tentardini; centrocampo con Mungo a sinistra e Ilari a destra, Arrigoni e Santoro centrali e Bombagi punta. Prima dell’espulsione di Piacentini la Paganese, per provare a rientrare in partita, si sbilancia ulteriormente, togliendo l’esterno destro Carotenuto e il difensore Schiavino per Cigagna difensore a destra e Mendicino attaccante esterno alto a sinistra. La difesa resta a quattro con Cigagna, Sbampato, Sirignano e Zanini, due i mediani, Onescu e Bramati, con Guadagni dietro a Raffini, Diop e Mendicino: un vero 4-2-1-3. Il Diavolo è però superiore; controlla senza troppi patemi ma deve subire un’altra avversità; l’ammonizione di Bombagi che salterà la gara clou con il Catanzaro con Piacentini. “Bello non sarà”. Alla prossima – Diego Di Feliciantonio –