TERAMO – Fortunatamente siamo agli sgoccioli e lunedì calerà il sipario sul mercato invernale. Nel raccontarvi le ultimissime su quello biancorosso, non useremo mai il termine “riconoscenza“, perché nel calcio non ce n’è più da anni ed anni e la “maglia” va baciata fino a quando fa comodo. Basta poco per dimenticarla: gli esempi sono innumerevoli.
Mattia Brugarello – Se a poche ore dal traguardo non se ne viene a capo, è ovvio che ci siano problemi. Partiamo da un assunto: il ragazzo che è sotto contratto fino a giugno ‘25, non soltanto vuole andar via, ma vuole farlo scegliendosi la destinazione (Feralpisalò), ancor più del suo procuratore che l’ha comunque proposta e condivisa. Nel mentre il Città di Teramo, che avrebbe concreti vantaggi economici nel cederlo altrove (al Catania), ha da superare anche l’ostacolo Pomante che non intende privarsene, ma questo verrebbe decisamente dopo: in fondo le scelte le fa la società e non l’allenatore. L’ostacolo al momento insormontabile, però, viene dato dalla volontà del giocatore, anche dinanzi alla possibilità di approdare alla corte etnea, vale a dire di una società ricca ed ambiziosa e che l’anno venturo darà l’assalto alla serie B. La sua risposta rimane negativa. Situazione in stand-by? No: é bloccata. Domani, dopo la squalifica, Brugarello dovrebbe tornare in campo: sarà così?
Thiago Menna – La situazione è diversa con un comun denominatore: lo cerca con insistenza sempre più pressante il Latina, in Lega Pro. La diversità è data dal fatto che l’ex vastese è sotto contratto fino al giugno ‘26 e, pertanto, a decidere sarà la società con il difensore che ne è ovviamente cosciente e che resta al suo posto. Rimane l’ambizione professionale: variare il proprio status, da calciatore dilettante a professionista, è cosa gradita da tutti ed è comprensibile.