ISOLA DEL GRAN SASSO – Si può istituire una tassa e chiedere ai cittadini di pagare in 5 mesi 3 anni di canone? Incredibile ma vero! A Isola del Gran Sasso l’amministrazione comunale tartassa i Cittadini per coprire le voragini nel bilancio creati in soli tre anni di amministrazione tanto da non permettere servizi essenziali per il territorio. Facciamo un po’ di cronistoria.

Appena insediata l’amministrazione applica l’aliquota massima prevista per l’Irpef raddoppiando la stessa da 0,4 a 0,8 confermando l’aliquota massima a 10,60 per l’Imu; dà esecuzione alla tassa per il servizio dello scuolabus; la Tari in costante aumento per non fare la gara della gestione rifiuti, oggi ancora senza contratto; controlli messi in atto con i vigili nelle feste natalizie a modo di sceriffi della strada. Tra le altre cose arriva anche la tassa sul passo carrabile comunale quella tanto odiata tassa della provincia ora è anche tassa comunale che il sindaco inserisce nel canone unico patrimoniale e affida la riscossione ad un’agenzia esterna così da non perdere neanche un euro e chiede il pagamento di 3 anni in 5 mesi, così istituite:

  • 1. 15 dicembre “23 (già richiesto) per il canone 2022;
  • 2. 31 gennaio “24 (in essere) per il canone relativo al 2023;
  • 3. 31 maggio “24 per il canone relativo al 2024.

Diversi sono gli errori rilevati sugli avvisi, dubbi sul censimento dei dati ed assenza dei tempi di saldo e ricorso dei 60 giorni, atto classificato come esecutivo e non opponibile! Insomma la colpa è sempre del cittadino! Tutto questo è inaccettabile! L’assessore al bilancio e l’amministrazione tutta, devono spiegare, queste continue vessazioni ai Cittadini che sono stanchi di subire l’aumento delle tasse ed il taglio dei servizi in un territorio dove sono scomparse le politiche sociali! – Gruppo Politico “Sinistra per Isola”