NERETO – L’Anpi Teramo e l’Anpi Val Vibrata scendono in campo contro la presentazione delle pubblicazioni Artemia Nova Editrice “Teramo e il teramano negli anni della guerra civile, Tempo nuovo. Il Fascismo repubblicano teramano, Il postfascismo a Teramo e nel teramano” presso la Sala “Salvador Allende” a Nereto, sabato 1 febbraio 2020 ore 17,30

Ecco la nota stampa congiunta delle sezioni dell’Associazione Partigiani d’Italia:

Avuto riguardo all’iniziativa promossa dall’associazione – di discutibile natura! – “Nuove Sintesi”, tanto discutibile che già solo nel logo sono presenti evidenti ed espliciti richiami alle simbologie nazi-fasciste, ed autorizzata dall’Amministrazione comunale di Nereto presso la Sala “S. Allende” sabato 1 febbraio, benché non patrocinata, è quantomai doveroso sia in qualità di cittadini che a livello istituzionale, nonché giurisprudenziale, segnalare, come del resto si evince dalla locandina e dal tema, il chiaro richiamo a una rilettura storica, se non a una vera e propria operazione revisionistica della dittatura fascista e della lotta di Liberazione, mostrando apertamente di voler dare al dibattito un taglio rivalutativo di un regime documentatamente sanguinario e repressivo, sconfitto dal popolo italiano grazie alla lotta di Resistenza.

In alcun modo è possibile attribuire al fascismo una natura e un carattere repubblicano, tantomeno è possibile anche solo interpretare la lotta di liberazione come una sorta di guerra civile:
la Resistenza fu lotta di Liberazione dalla dittatura fascista e dall’invasore nazista ad essa alleato.

L’antifascismo rappresenta la radice ideale e culturale da cui nasce la Repubblica Italiana e la sua Costituzione, istituendo non solo un giudizio storico universale, ma financo un atteggiamento democratico quotidiano contro ogni forma di totalitarismo.

D’altra parte, la Provincia di Teramo è stata fortemente protagonista della lotta di Resistenza e Nereto ha saputo sempre interpretare il sentimento antifascista onorando della sua cittadinanza il Presidente “Partigiano”: Sandro Pertini.

A ciò si aggiunga che:
la XII Disposizione Transitoria Finale della Costituzione vieta tassativamente la ricostituzione del partito fascista sotto qualsiasi forma;
la Legge “Scelba” n.645/1952 proibisce richiami all’ideologia nazi-fascista;
la Legge “Mancino” n.205/1993 contiene norme sanzionatorie volte alla prevenzione di ogni comportamento e/o attività politica che professi “discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”, e sanziona, altresì, “chiunque, in pubbliche riunioni, compie manifestazioni esteriori ed ostenti emblemi o simboli propri o usuali delle organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi di cui all’art.3 della Legge del 13/10/1975 n.654”.

È di primaria importanza ricordare l’eredità partigiana contro la vergogna fascista e affermare oggi a gran voce che non è consentito nessun tentativo come neppure può essere tollerata alcuna velleità di negare la storia e le responsabilità atroci della dittatura fascista cui il popolo italiano ha posto fine con la Liberazione. Perché, rievocando le parole del succitato padre della Costituzione Sandro Pertini e l’attuale Presidente del Parlamento Europeo David Maria Sassoli, il fascismo non può essere considerato un’idea, una fede politica, esso è piuttosto l’inammissibile rinnegamento del dialogo e della convivenza democratici, costituisce l’incitamento all’odio e alla violenza, non esprime un punto di vista, bensì la sua negazione.

ANPI TERAMO Il Pres.te Sen. Antonio Franchi ANPI VAL VIBRATA Il Pres.te Avv. Francesco Antonini