TERAMO – Il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto ragionerà ancora 24-48 ore. Questo è quanto emerso dagli incontri odierni con +Europa e Italia Viva. Il Primo cittadino non avrebbe ancora mostrato i nomi della squadra ai gruppi, dicendo solo di volersi prendere ulteriori 24-48 ore di riflessione per renderli noti.

Gli incontri si sono susseguiti in tarda mattinata. Per Italia Viva c’era tutto il gruppo consiliare assieme a Dodo Di Sabatino. Non c’era Maria Cristina Marroni, impegnata in un pranzo ad Isola del Gran Sasso. Se dobbiamo cogliere un messaggio positivo per lei, noi lo cogliamo: dalla riunione sarebbe emerso che Italia Viva sarebbe ancora in maggioranza, anche se da stabilire in quali termini. D’Alberto applicherà il manuale Cencelli? Molto probabilmente sono le dinamiche politiche innestate a livello regionale a farlo tergiversare ancore, anche in vista delle prossime amministrative.

Nel pomeriggio, poi, a seguito della riunione, è arrivato il comunicato di Italia Viva, nel quale il gruppo ha messo le mani avanti, annunciando di rinunciare a posti in giunta e di rimanere nel contempo in maggioranza. ( Italia Viva aspetta D’Alberto, intanto “restituisce” delega del Vice Sindaco Maria Cristina Marroni)

Nell’incontro di ieri sera con i Dalmati  si son ribadite le linee programmatiche comuni: i neo consiglieri di maggioranza fino ad ora non hanno posto veti ed interessi ma vorrebbero stare dentro sui grandi temi.

Contestualmente Giovanni Cavallari avrebbe accettato la proposta del Sindaco D’Alberto d’essere il suo Vice.

Al di là delle riflessioni politiche  da’ comunque da pensare questo ulteriore slittamento: la sensazione è per taluni letta in modo positivo,  ovvero che D’Alberto abbia già in mente la squadra di Governo e che i giochi sarebbero fatti e che questa ulteriore riflessione servirebbe solo ad arrivare a lunedì quando, contestualmente, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione. Insomma D’Alberto avrebbe tutto in testa ma vorrebbe tenere i suoi ancora un po’ sulle spine.

L’altra scuola di pensiero, invece, narra di un Sindaco inevitabilmente in difficoltà nel dipanare la matassa, cercando di “salvare il salvabile”. Partendo dal presupposto che il giocattolo del civismo oramai è morto, sarà difficile ricucire e risanare i rapporti in qualsiasi modo con gli scontenti: così fosse il rischio che tra sei o sette mesi possano tornare a taluni i mal di pancia, è davvero concreto.