TERAMO – Cinque donne uccise in due giorni, sei in una settimana. L’analisi del Procuratore generale Giovanni Salvi che nella sua relazione all’anno giudiziario parla di: “emergenza nazionale”. In Italia calano complessivamente gli omicidi ma quelli che vedono vittime le donne restano stabili.
“Un’analisi impietosa – dichiara la consigliera alle Pari Opportunità e ai servizi antiviolenza, Beta Costantini – E’ significativo che un uomo delle istituzioni come Salvi si schieri apertamente e di fronte al problema dei femminicidi lo definisca emergenza nazionale. Parole, queste, di significato e peso importante. Sono d’accordo sui suggerimenti che ha formulato: non è solo un problema giudiziario va rafforzata la rete dei servivi di prevenzione innanzitutto estendendola e fornendogli risorse finanziarie. Le risorse professionali pubbliche (servizi sociali e sanitari) e quelle private (associazioni di volontariato), devono essere organizzate sulla base di un modello di intervento chiaro e condiviso in cui dovrà essere individuato un credibile soggetto di coordinamento. Più strumenti anche alle donne per far sì che non accada più di essere impreparate o lasciate sole ad affrontare uomini violenti. Mi auguro che sempre più uomini si schierino dalla parte delle donne aderendo alle iniziative che vengono intraprese a cominciare da pubbliche dichiarazioni di condanna”.
Pina Manente